GALLIANO MAZZON: UNO STRAORDINARIO PROTAGONISTA DELL'ASTRATTISMO STORICO EUROPEO

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A 40 ANNI DALLA SCOMPARSA DI GALLIANO MAZZON
Luglio 1978 - 2018
Con la sintesi di uno scritto di Gillo Dorfles del 1949
A 40 dalla scomparsa a Milano nel 1978 di Galliano Mazzon, vogliamo ricordare il grande protagonista dell'Astrattismo storico europeo (con opere eccezionali fin dal 1932) con una sintesi di quanto scrisse di lui il celebre critico GILLO DORFLES fin dal 1949 nel Bollettino del Movimento Arte Concreta. Movimento nato a Milano e operativo in tutt'Italia, di recente rilanciato a New York.
Scriveva Dorfles:Galliano Mazzon... attraverso una spontanea lotta contro il naturalismo, e una ricerca dell'essenzialità dell'espressione, è arrivato, da solo, senza seguire le correnti d'attualità, senza lasciarsi influenzare dalla moda e dal gusto corrente, a raggiungere quella via, al cui termine la pittura diviene arte del colore puro, del colore per il colore, libero dagli impacci del "modello", libero dai moduli dell'anedottico... E' la via dell'essenzialità della forma, purificata dagli intralci che, da un lato il realismo, dall'altro il surrealismo c'impongono ... Ed è soprattutto la via che porta all'arte concreta..."
Del fondamentale Movimento artistico che così venne chiamato e che si sviluppò nel secondo dopoguerra per un decennio ed oltre, pubblichiamo qui uno storico notissimo capolavoro sull'astrazione concreta d'un "Cervo", (tempera si carta e masonite, cm. 70 x 100 del 1950). Opera tipica del nuovo linguaggio innovatore.
IL PIU' SINGOLARE ESPONENTE DEL M.A.C.

ASTRAZIONE OGGETTIVA
Natura morta astratto-metafisica, olio su tavola cm. 95x80 (1953)
L'ANIMA E LA REALTA'
Tecnica mista (olio e porporine) su tela cm. 65x92, 1970
Galliano Mazzon e Prévert
Jacques Prévert visita nel 1955 la mostra della "Scuola Mazzon" nella celebre Galleria-Libreria "la Hune" nel cuore di Saint Germain-des-Près a Parigi. Da sinistra Prévert s'intrattiene con Giulia e Galliano Mazzon. Il grande poeta aveva già visitato - con Picasso - la precedente mostra parigina nel 1952 al Museo Pedagogico

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